Teresa Margolles | Biografia

Le opere di Teresa Margolles (Culiacán, Sinaloa, Messico, 1963) esaminano le cause sociali e le conseguenze della violenza. Per lei, l'obitorio riflette accuratamente la società, in particolare quella del suo paese d'origine, dove le morti causate da crimini legati alla droga, povertà, crisi politica e la risposta controproducente del governo hanno devastato le comunità. Ha sviluppato un linguaggio unico e sobrio per dare la parola ai soggetti messi a tacere, le vittime scontate come danni collaterali del conflitto. Margolles ha conseguito un diploma in Medicina Legale e Scienze della Comunicazione presso l'Universidad Nacional Autónoma de Mexico.

 

Il suo lavoro è stato mostrato a livello internazionale in istituzioni come Es Baluard, Palma di Maiorca, Spagna (2020); BPS22, Charleroi, Belgio (2019); Kunsthalle Krems, Austria (2019); MSSA, Santiago del Cile (2019); MAMBO Museo d'Arte Moderna di Bogotà (2019); Padiglione d'Arte Contemporanea a Milano (2018); il Witte de With, Rotterdam, Paesi Bassi (2018); la Tenuta Dello Scompiglio e il Musée d'art contemporain di Montréal (2017); il Neuberger Museum of Art, New York (2015), il Centro de Arte Dos de Mayo, Madrid (2014), il Migros Museum, Zurigo (2014), la Tate Modern, Londra (2012); il MALBA, Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires (2008); il Museo del Barrio, New York (2008); il Brooklyn Museum of Art, New York (2007); la Kunsthalle, Vienna (2007); il Centre d'Art Contemporain di Brétigny, Francia (2006), The Museum für Moderne Kunst di Francoforte, Germania (2004); PS1/MoMa, New York (2002); il Kunst-Werke di Berlino (2002) e la South London Gallery (2002) tra gli altri.

 

Ha partecipato a Biennali come la 22° Biennale di Sydney (2020), la Biennale di Los Angeles (2016), la 7a Biennale di Berlino (2012), la Biennale di Mosca (2007), la 4a Biennale di Liverpool (2006), la Biennale di Praga (2005), la 4a Biennale del Mercosul (2003) e VII Biennale di Cuenca (2002). Il lavoro Di cos'altro potremmo parlare? è stato esposto in particolare alla 53a Biennale di Venezia (2009), nella mostra del Padiglione del Messico, a cura di Cuauhtémoc Medina. Il lavoro di Teresa Margolles è stato di nuovo presentato alla 58a Biennale di Venezia (2019), nell'ambito della Mostra Internazionale May You Live in Interesting Times, curata da Ralph Rogoff, dove ha ricevuto una Menzione Speciale della Giuria in riconoscimento del suo lavoro. Margolles ha anche ricevuto la commissione per il quarto plinto a Trafalgar Square per il 2024.