A cura di Valerio Ventura
Il progetto è un’esperienza interattiva e immersiva che racconta il quartiere di Testaccio in modo nuovo e coinvolgente. L’installazione si allontana dalla tradizionale configurazione palco-platea, abbattendo le barriere tra il pubblico e lo spazio circostante, invitando ogni partecipante a diventare parte attiva della narrazione. Il cuore dell’installazione è formato da 36 dischi circolari fissati a terra, disposti in una circonferenza di 10 metri di diametro. Questi dischi sono stazioni di sosta, spazi simbolici che rimandano a luoghi e momenti di Testaccio. Ogni disco rappresenta un punto di riflessione, un’opportunità per il pubblico di fermarsi e riflettere su 36 termini che raccontano il passato, il presente e il futuro di questo storico quartiere di Roma. L’evento si propone come una riflessione sulla memoria collettiva e sulle molteplici identità del quartiere, promuovendo la partecipazione attiva della comunità e la condivisione di storie che definiscono l’identità urbana.
Valerio Ventura è un architetto e artista. La sua ricerca artistica spazia tra arte e architettura e i suoi lavori risentono di questa duplice matrice, nelle sue opere dominano l’astrazione e la materia mentre il ricorso alla geometria e alla modularità risponde a un tentativo di dare forma al reale mettendo in mostra una realtà altra.
Ventura mette in scena la quotidianità per cambiare il punto di vista raccontando una visione inedita e personale della realtà.
Ingresso con prenotazione via mail a valerioventura@outlook.com