A cura di Cristina Cusani e Dafne Salis
Stitching Memories ricerca la presenza di strutture di potere all'interno della vita di ciascuno, attraverso l’esplorazione della memoria privata.
Con l’aiuto di un’opera corale e l’esercizio dell’autocoscienza, i partecipanti potranno indagare se e come nel loro passato abbia agito il patriarcato o altre forme di potere.
Il progetto vive di due fasi. La prima fase consiste in un laboratorio in cui i partecipanti sono invitati a portare una loro foto di famiglia che rappresenti un evento da voler cambiare. Nel corso del laboratorio, con l’aiuto delle artiste, i partecipanti intervengono sull’immagine con il ricamo, così da riparare metaforicamente la propria memoria. All’interno di una atmosfera accogliente, ognuno descrive cosa sta facendo.
Grazie alla risonanza tra le storie, la seconda fase del progetto prevede una restituzione delle informazioni raccolte. La narrazione personale ha il potenziale di mettere in luce la sistematicità di eventi se inserita all’interno di una narrazione collettiva.
Cristina Cusani (Napoli 1984) e Dafne Salis (Roma 1984) sono due artiste visive che lavorano principalmente con la fotografia. Il loro lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in gallerie, festival, musei e fiere del settore in Italia e all’estero ed è stato finalista di importanti premi tra cui Strategia Fotografia 2024. Entrambe fanno parte del collettivo di artiste madri e attiviste The Glorious Mothers.
Insieme hanno ideato un progetto di arte partecipata sui temi della memoria e del patriarcato.
Ingresso con prenotazione via mail a cristinacusani@gmail.com - indicando la preferenza del giorno e dell’orario in cui si vuole partecipare, per verificare la disponibilità e per ricevere tutte le info pratiche per partecipare al workshop.