MATRIA PARS (AZIONE BIANCA)

4 novembre 2025, ore 21:00

 
Con l’opera intermediale e immersiva Matria Pars (Azione Bianca) martedì 4 novembre alle ore 21.00 si apre la 2a edizione di Spores Next, progetto collettivo ideato dalla regista, autrice e sceneggiatrice Federica Altieri (Eugenio Barba, Odin Teatret, Edoardo Sanguineti, Antonio Rezza, Flavia Mastrella): uno dei migliori progetti di Europa Creativa 2022.

Prodotto da Appercezioni Associazione Culturale, in partenariato con Angelo Mai di Roma e con la partecipazione del THEATRON - Teatro Antico alla Sapienza, lo spettacolo è realizzato grazie all’Azienda Speciale Palaexpo di Roma e all’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e ospitato negli spazi del Mattatoio (piazza Orazio Giustiniani, 4) NEL PERIODO DEL ROMAEUROPA FESTIVAL.
 

Matria Pars (Azione Bianca)  è ispirata al Thesaurus Sotto il cielo di Roma di Filippo Bettini - poeta, critico letterario e intellettuale tra i più acuti del secondo Novecento, che ha fatto della Città Eterna un atlante poetico e semiotico, un luogo di incontro fra culture, lingue e tempi diversi, e rappresenta il primo movimento di una trilogia poetico-performativa dedicata alla Città Eterna.
Ribalta la prospettiva decadente di Roma, trasformandola in una moltitudine di visioni, linguaggi e relazioni grazie alla presenza di un cast di grandi artisti: Flavia Mastrella (Antonio Rezza - Rezzamastrella, Achille Bonito Oliva)  Maria Letizia Gorga (Paolo Sorrentino, Giorgio Albertazzi, Ulderico Pesce, Peppe Barra), Ermanno Baron (Antonello Salis, Steven Bernstein, Francesco Bearzatti, Fabrizio Bosso), Assalti Frontali – che nello spettacolo celebreranno il trentennale dall’uscita del primo singolo, considerato l’inizio del rap italiano, il poeta Sacha Piersanti, Dario Miranda, Giulia Alvear Calderon, Diego Colaiori, Valeria Marcolin, Paola Favoino, Vittoria Ercolani, Matteo Nardone, Matar Mbaye, i performer del THEATRON - Teatro Antico alla Sapienza e Abood Abusalama, uno dei più importanti giornalisti palestinesi.

Coordinata “anarchicamente” da Federica Altieri, con scenografie visive curate dal visual artist internazionale Stefano Di Buduo (Aesop Studio, Eugenio Barba, Max Gazzè, Carmen Consoli), Matria Pars è un invito a guardare Roma con occhi nuovi, ad ascoltare ciò che non ha voce, a riscoprirsi comunità in movimento all’interno di un contesto multiculturale capace di reagire alle logiche dominanti.

All’interno della performance prende vita, per la prima volta a Roma, MegaPixel, installazione audiovisiva e interattiva ideata da Flavia Mastrella: un dispositivo immersivo e collettivo che trasforma l’esperienza da passiva a partecipata.

La poesia, incarnata da Maria Letizia Gorga, è la spina dorsale dell’opera – non come ornamento, ma come necessità. Linguaggio che si piega e si reinventa, che scardina logiche di potere e restituisce all’immaginazione il suo ruolo sociale. Accanto a lei, il giovane poeta Sacha Piersanti e i ragazzi del THEATRON - Teatro Antico alla Sapienza creano una circolarità di linguaggi e corpi, mentre la danzatrice Giulia Alvear Calderon traccia, attraverso il movimento, geografie interiori e invisibili.

Il suono di Spores, ideato e coordinato dai musicisti Ermanno Baron e Dario Miranda, attraversa molteplici forme – dall’improvvisazione alla canzone, dalla spoken word ai sintetizzatori modulari – generando ritualità e connessione. 
In contrappunto, la musica degli Assalti Frontali esplode come poesia di contestazione: una voce radicale, diretta, che intreccia rabbia e ascolto, sogno e disobbedienza.

“Matria”, non patria: Matria non è solo il contrario di patria, è un modo diverso di generare e sentire, in cui cura e relazione diventano strumenti di trasformazione, assumendo una prospettiva femminile e plurale.

Il sottotitolo Azione Bianca introduce la trilogia performativa che proseguirà con Azione Verde e Azione Nera, tre momenti distinti ma uniti dal riferimento alla bandiera palestinese come segno di resistenza poetica e politica. Il rosso, colore trasversale, accompagnerà tutte e tre le opere come segno pulsante di vita, lotta e desiderio di trasformazione. L’inserimento del sostegno al popolo palestinese nasce da una necessità etica e poetica: un legame di fratellanza e memoria che attraversa Roma da secoli, riaffermando il valore universale della giustizia e della solidarietà.

All’interno dello stesso orizzonte, l’Associazione Appercezioni con il patrocinio della delegazione permanente dello Stato di Palestina presso l’UNESCO, accoglie la mostra “Semi di pace, foto-poemi per Gaza”, che intreccia 20 fotografie del fotoreporter palestinese Abood Abusalama con 20 poesie di Valeria Marcolin: un diario umano di resilienza e speranza, nato durante l’assedio di Gaza e il breve cessate il fuoco del 2025, in cui immagini e parole raccontano la forza della dignità e la fragilità della bellezza tra le rovine.
 

Info e biglietti: romaeuropa.net/festival-2025/progetto-pilota-di-spore-next