Invernomuto

3 > 7 giugno 2019
 
 
 


 
Simone Bertuzzi
(Piacenza, 1983) e Simone Trabucchi (Piacenza, 1982) collaborano come Invernomuto dal 2003. L’immagine in movimento e il suono sono i mezzi di ricerca privilegiati del duo; scultura, editoria e pratiche dal vivo sono altre delle sue varianti. Invernomuto indaga universi sottoculturali muovendosi attraverso pratiche diverse, in cui l’idioma vernacolare è parte di un percorso di avvicinamento e affezione alle culture orali e alle mitologie contemporanee, osservate con uno sguardo che non disdegna di esserne contaminato.
All’interno di questo processo svolge un ruolo fondamentale la dichiarata inautenticità dei materiali utilizzati, che sottolinea il carattere fittizio e kitsch delle mistificazioni a cui si ispirano. Entrambi gli artisti sviluppano linee di ricerca individuali con i progetti musicali Palm Wine e STILL.
 
Il tema portante del workshop è la relazione tra immagine in movimento, suono e sound design. L’obiettivo primario è tentare di rispondere ad alcuni quesiti quali: come si può ascoltare quest’immagine? In quale piano dell’immaginario si interseca questo suono? Come la relazione suono-immagine può attivare tracciati narrativi alternativi? È possibile zittire le immagini o, viceversa, farle urlare? Il percorso del workshop è aperto e analizza alcuni casi esemplari, sia storici che contemporanei di uso del suono negli ambiti del cinema, dell’arte e -genericamente - degli audiovisivi. A ciascun partecipante è richiesto di portare con sé una clip video della durata di massimo 30” senza limite di formato, parte di un archivio personale o condiviso, che potrà quindi essere sia girata dal partecipante, sia presa a prestito da film, video clip o altro materiale audiovisivo. Un disco (mp3, vinile, cd o altro supporto fisico) completo di copertina, senza limiti di genere o periodo storico.
Durante la fase più operativa del workshop questi materiali verranno utilizzati come materia grezza di lavoro e come fonti per generare dibattito tra i partecipanti.
L’obiettivo del workshop è fornire una serie di utensili per districarsi nella multiforme relazione suono-immagine, una sorta di manuale indisciplinato applicabile a vari percorsi di ricerca, contesti e ossessioni di indagine.