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Jacopo Miliani dialoga con Lola Kola
Lola Kola?
Jacopo Miliani, artista, spettatore, fan
Scesa ormai la sera
come una preghiera
come religione
come un’ossessione
che non vede l'ora
si facesse l'ora
fatta come ora
ora come allora
come posseduta
come prigioniera
di un alza bandiera
dopo tante botte
sulla tua svogliatezza
voglio cambiare schema
fatti tu un pippotto
e passami la scheda
come sopravvissuta
chissà da quante notti
la connessione lenta
in piedi ma in caduta
distante e imbambolata
la keta è ritornata
come un fiume in piena
acqua che dal monte
fa saltare i ponti
ma l'indecisione
non fa spostare monti
trova una soluzione
a questa confusione
intanto verso il mare
al ritmo del suo ballo
una tambora in mano
un negro va ballando
la cumbia colombiana
dietro di lui un boato di musica lejana
e in questa confusione, sembro ormai
una matta da 118
preparo un’altra botta e
torna l'ossessione del carrefour di notte
al carrefour stanotte
el pescador habla con la luna
el pescador habla con la playa
el pescador no tiene fortuna
solo su atarraya
sono già allo spiazzo
sotto un alluvione
intanto il ballo avanza
il negro con la cumbia
e tutto il suo codazzo
inutile snobbarsi
ci siamo solo noi
non può vedere altra
due giri e mi è davanti
si gira verso me
mi inchioda ad una palma
ma io come acquazzone
tigressa da salone
gazzella da divano
lo inchiodo prima io
rompendo questo stallo
hai negro del crystallo?
ma io ti conosco
la bionda di Sambaca
che ci fai al carrefour?
non incominciare
c’è poco da scherzare
niente più da ballare
finisci il tuo voodoo
non vedi come stiamo
non c’è rimasto niente
tutto chiuso o spento
l'unico illuminato
È il mio supermercato
il mio carrefour di notte
Lola Kola, artista vocale e diva
Jacopo Miliani è un artista visivo che vive e lavora a Milano. La sua pratica guarda alla performance come metodologia di ricerca al fine di osservare le connessioni tra linguaggio e corpo. È fondatore del progetto editoriale indipendente Self Pleasure Publishing che ha un focus sulla sessualità e il linguaggio. È docente all’Accademia di Belle Arti di Verona. Ha collaborato con diversi performer tra cui Jacopo Jenna, Annamaria Ajmone, Sara Leghissa, Antonio Torres, divaD, Benjamin Milan, Mathieu LaDurée, Eve Stainton. I suoi progetti a carattere interisciplinare hanno visto la partecipazione del regista Dario Argento, i designers Boboutic, il produttore musicale Jean–Louis Hutha e la semiotica Sara Giannini.
Non si è mai capito cosa sia e cosa faccia Lola Kola.
È una donna, un uomo, una transgender, un bimbo, un giocattolo e una cavalla a dondolo da monta.
È stata una disegnatrice di moda, modella, attrice, prostituta, spacciatrice, tossica, cantante, icona pop e diva, una matta, senza voler mai essere nessuna cosa.
Le hanno consegnato una coroncina da reginetta, senza sprecare una sola lacrima di felicità, e la riconsegnerà, senza sprecarne una di tristezza.
Dopo anni di duro lavoro nelle aziende di moda come disegnatrice, è andata a tutte le feste e a tutti gli after possibili, ascoltando sotto cassa tutta la musica possibile, prendendo e bevendo tutto il possibile, raggiungendo il maggior numero di presenze possibili.
E da lì, che fotografi, registi e stylist hanno cominciato a volerla fotografare, recitare e avere nei video.
Il suo unico gioiello rimane Sambaca, il video musicale di Alien Alien.
Poche cose in tv, e meno al cinema, ma nemmeno lei ricorda i titoli, né si è mai rivista.
Ha cominciato un'avventura musicale con Impy a U-Kabarett, un insolito modo di mischiare le performance live, mischiando suoni dalle bande alla circo, alla musica da cabaret, fino alla techno.
Ma è intransigente, intrattabile e maleducata, e ai primi disaccordi è andata via.
Adesso è impegnata nella festa evento più bella della capitale, TROPICANTESIMO, creata dal miglior dj di sempre, Hugo Sanchez.
Durante la serata canta, l'unica attività capace ormai di emozionarla e farle scendere una lacrima. Sui suoni più alti che ogni artista vocale, come lei stessa si definisce, desidererebbe intonare un canto, interpreta canzoni che vanno dalla bossa nova al punk, dal reggae alla cumbia.
Lola Kola è adesso questo, un nuovo suono senza genere, negli abiti fascinosi che crea per se stessa.
Forse una rivoluzione, forse ancora una volta, una promessa non mantenuta.