Laboratorio "Laboratorio di illusionismo critico" | Natalia Agati, Matteo Locci e Maria Rocco - ATI suffix

12 > 17 ottobre 2020
LABORATORIO
Laboratorio di illusionismo critico
 
 
 

Programma
Nell’ambito del progetto Società Essoterica di Illusionismo Critico, il laboratorio parte dall’assunto che come la prestigiazione la politica si sta trasformando sempre più in un’arte scenica. In quest’ottica il laboratorio intende indagare la relazione tra magia e politica, promuovendo l’illusionismo come l’arte marziale del dubbio e la forma di conoscenza più adatta per navigare la post-verità e affrontare cause e patologie della società digitale contemporanea.

Il lavoro sarà suddiviso in tre momenti: riscaldamento fisico, elaborazione concettuale e rielaborazione dei due momenti precedenti. Ogni giorno verranno infatti introdotti esercizi collettivi per l'apprendimento di tecniche base dell’illusionismo, fondamentali per conoscere la forma mentis del mago. In un secondo momento si definirà poi il tema di indagine collettivo da rileggere con le lenti e le pratiche proprie dell’illusionismo. Il momento di sintesi sarà infine dedicato alla messa a punto degli strumenti per definire un’azione urbana da svolgere insieme ai partecipanti del laboratorio.
 

Obiettivi formativi
Il laboratorio propone un approccio che mescola tecniche e pratiche dell’arte prestigiatoria per concepire azioni urbane che interroghino la manipolazione della società con pratiche escapologiche. Lo studente infatti grazie all’avvicinamento alle tecniche dell’illusionismo prenderà coscienza della vulnerabilità della struttura del reale, acquisendo nuovi strumenti per un intervento artistico nel contesto urbano.

 

ATI suffix è un collettivo artistico nato a Roma nel 2013. Il gruppo interdisciplinare è costituito da architetti, artisti visuali, videomaker, scenografi e filosofi. Il collettivo rivolge la sua ricerca nella direzione di un’arte intesa come metodo di ricerca nella città e con la città, ritenendo imprescindibile l’interazione e la relazione come base di ogni processo artistico. L'adozione del suffisso grammaticale italiano -ATI è metodologicamente ideata per consentire a ciascun progetto di essere concepito e compreso come reciproco: imperativo per il pubblico e auto-trasformativo per i membri del progetto stesso. Negli anni il gruppo ha esposto in diverse venues internazionali, tra le altre: MelatoninATI@Joanneum Museum, DepurATI @ Istanbul Modern, RebootATI @ Venice Architecture Biennial, DisturbATI @ Istanbul Biennial Design, ArenATI @ StudioX Columbia.

www.atisuffix.net